di Ernesto Pappalardo

Si riparte. O meglio, il quadro complessivo che abbiamo di fronte sollecita una riflessione più ampia e “distante” – se possibile – dalla questione politica che proprio in questi giorni va assumendo forme meno “astratte” o, più semplicemente, meno conservative dal punto di vista dei partiti e delle forze politiche. Ma con l’avvicinarsi del primo test elettorale (Regione Emilia Romagna), appare sempre più chiaro che inizierà a definirsi meglio il clima generale che ci attende in questo 2020. E’ del tutto evidente che la maggioranza parlamentare ha bisogno di capire come stanno le cose nel Paese. Il M5Stelle, è chiaro, dovrà verificare la sua attuale consistenza per stabilire al meglio come approcciare i prossimi mesi. Il Pd prova a immaginare più ampi margini di consenso e a allontanare la proiezione del centrodestra che, in ogni caso, non intende recedere da percentuali molto importanti e significative. Insomma, ci stiamo avvicinando alla verifica di quanto emerso – sul piano del consenso – fino a questo momento. Non è una questione da poco. Anche perché il profilo economico resta, purtroppo, preoccupante.