di Alfonso Schiavino

Ecco cosa succede se i policy makers salernitani trascurano a lungo le spiagge cittadine. Diventiamo irrilevanti. Ci snobba perfino una pubblicità di Trenitalia. Infatti l’azienda pubblica delle ferrovie – finanziata dallo Stato e dalle Regioni – ha lanciato un’idea scoppiettante: “L’estate sta arrivando! Viaggia con i treni regionali alla scoperta delle più belle località balneari della Penisola”. Bella idea. Se non fosse che l’annuncio pubblicato sul portale istituzionale presenta una serie incredibile di svarioni geografici e grammaticali e soprattutto alcune dimenticanze. Salerno non è fra le località balneari più belle? Va bene, ce ne faremo una ragione. Ma come si può dimenticare Pisciotta-Palinuro? E si può ricollocare Taormina su un altro mare?

La pagina sul portale di Trenitalia, inizio del viaggio.

L’annuncio pubblicitario lo trovate qui. Di seguito ripercorreremo il breve testo per step, intervallati da alcune pause per gli interrogativi. Partiamo?

Primo step, Italia = Penisola

Il titolo, come abbiamo visto, è allettante: “L’estate sta arrivando! Viaggia con i treni regionali alla scoperta delle più belle località balneari della Penisola. Scopri le 61 spiagge da raggiungere con i treni regionali”. Un momento! In che senso, “Penisola”? L’Italia è fatta anche dalle isole. Col dubbio ripartiamo.

Secondo step, strettoie di geografia e grammatica.

Ed ecco la proposta: “Con i treni regionali puoi raggiungere oltre 50 tra le spiagge più suggestive della Costa Adriatica e Tirrenica”. Facciamo la seconda pausa per domandarci se la “Penisola”, ovvero l’Italia, non ha altri mari. E su quali basi poggia la selezione dei luoghi magnifici? Inoltre “adriatica” e “tirrenica” sono aggettivi e identificano 2 coste ben diverse: le minuscole e il plurale guasterebbero? Mah… Procediamo.

Terzo step, questioni di stile.

Trenitalia ora accelera: “Elimina lo stress del traffico, lascia a casa l’auto e arriva direttamente sotto l’ombrellone. Con oltre 2500 collegamenti giorno, il trasporto regionale ti porta direttamente in 61 spiagge ad una passeggiata di max 1 km dalla stazione”. Terza pausa: vi piace leggere “collegamenti giorno” o “ad una passeggiata di max 1 km”? Andiamo avanti.

Quarto step, le regioni costiere.

A questo punto troviamo un elenco puntato con le 61 località di 13 regioni costiere. L’Italia in verità ne ha 15, ma la lista in questione esclude Veneto e Friuli VG per includere Sicilia e Sardegna, le quali, oltretutto, tecnicamente sono oltre la “Penisola”. Proseguiamo.

Quinto step, la Campania senza Salerno.

L’elenco delle località campane è il seguente: “Agropoli; Ascea; Policastro; Sapri; Vietri sul mare;”. Sembra un po’ scarno, ma non stiamo a sindacare. Notiamo piuttosto le discutibili scelte grammaticali: il punto-e-virgola usato a sproposito e la parola “mare” scritta in minuscolo. Notiamo soprattutto l’assenza di Salerno, che forse non è considerata una “delle più belle località balneari della Penisola”. Poco male. Tuttavia la stazione centrale e le fermate metropolitane sono vicine alle spiagge, che forse però non rientrano “tra le più suggestive”. E va bene (anche se poi li devono trovare, altri lidi che guardano le punte del Cilento e della Costiera). Ma perché manca Pisciotta-Palinuro? Quella stazione è affacciata sul mare e la spiaggia sottostante, beh…

Sesto step, insalata di svarioni

En passant annotiamo altri fatti curiosi. Il vezzo delle maiuscole/minuscole usate con licenza poetica riguarda anche “Golfo aranci”, “Misano adriatico”, “Gioiosa marea” e altri paesi. Il memo sulle località “della Costa Adriatica e Tirrenica” cita anche Metaponto, Gioiosa Jonica, Roccella Jonica e Taormina. E però… Ehi!… Un momento… Questi luoghi non si trovano sull’Adriatico né sul Tirreno. Ma allora? Boh.