GLOCAL di Ernesto Pappalardo »
Papa Leone XIV invita i giornalisti a essere “operatori di pace”, cercando “con amore” la verità e dicendo “no” alla “guerra delle parole e delle immagini”. “Dobbiamo respingere il paradigma della guerra”, ha detto ai rappresentanti dei media di tutto il mondo durante l’incontro nell’Aula Paolo VI. Nel citare il “discorso della montagna di Gesù”, Prevost ha invitato i reporter “all’impegno di portare avanti una comunicazione diversa, che non ricerca il consenso a tutti i costi, non si riveste di parole aggressive, non sposa il modello della competizione, non separa mai la ricerca della verità dall’amore con cui umilmente dobbiamo cercarla. La pace comincia da ognuno di noi: dal modo in cui guardiamo gli altri, ascoltiamo gli altri, parliamo degli altri; e, in questo senso, il modo in cui comunichiamo è di fondamentale importanza”.
“Disarmiamo le parole e contribuiremo a disarmare la Terra”. “Una comunicazione disarmata e disarmante – ha aggiunto – ci permette di condividere uno sguardo diverso sul mondo e di agire in modo coerente con la nostra dignità umana. Voi siete in prima linea nel narrare i conflitti e le speranze di pace, le situazioni di ingiustizia e di povertà, e il lavoro silenzioso di tanti per un mondo migliore. Per questo vi chiedo di scegliere con consapevolezza e coraggio la strada di una comunicazione di pace”.
Lo stemma e il motto “In Illo uno unum”.
Va detto che sono stati pubblicati lo stemma e il motto ufficiale di Papa Leone XIV. Lo stemma raffigura uno scudo diviso diagonalmente in due settori: “nella parte superiore, su sfondo azzurro, compare un giglio bianco, simbolo di purezza; nella parte inferiore, su sfondo chiaro, è rappresentata un’immagine che richiama l’Ordine di Sant’Agostino”. Si tratta della delineazione di “un libro chiuso sul quale si trova un cuore trafitto da una freccia. L’iconografia richiama l’esperienza di conversione di Sant’Agostino, che esprimeva con le parole: ‘Vulnerasti cor meum verbo tuo’. Nella traduzione: “Hai trafitto il mio cuore con la tua Parola”. Il motto prescelto è il seguente: “In Illo uno unum” e proviene dall’Esposizione sul Salmo 127 di Sant’Agostino e significa: “In Colui che è Uno, siamo uno”, un richiamo “all’unità e alla comunione che caratterizzano il carisma agostiniano”. In un’intervista (luglio 2023) Prevost spiegò: “Come si evince dal mio motto episcopale, l’unità e la comunione fanno parte proprio del carisma dell’Ordine di Sant’Agostino e anche del mio modo di agire e pensare”.
Una nuova preghiera per il Papa.
Intanto, una nuova preghiera è stata dedicata a Papa Leone XIV, scritta dalle monache del monastero Santa Rita di Cascia. Preghiera che inizia con: “Maria, Madre della Grazia, custodisci e proteggi il Santo Padre Leone XIV. Sotto il tuo manto possa sempre trovare la forza e la luce dell’amore per portare al mondo la pace del Signore risorto”. “Abbiamo un Papa in famiglia”, ha detto la badessa, riferendosi al fatto che Leone XIV è dell’Ordine degli Agostiniani, lo stesso delle monache di Cascia. Il legame tra Leone XIV e il monastero di Cascia appare profondo. “Solo un anno fa – spiega suor Maria Grazia – il Cardinale Prevost era qui con noi per celebrare la festa di Santa Rita, come aveva fatto già in passato da Padre generale e da vescovo. È sempre stato molto vicino alla nostra comunità. Con la sua saggezza e prudenza ci ha sempre sostenute, ed è stato il primo a organizzare un incontro internazionale per le monache e le superiori agostiniane, in Spagna prima e poi qui a Cascia”. Un appello per la pace: “Ci uniamo a lui nel pregare per le vittime di tutte le guerre, perché cessino definitivamente. Papa Leone XIV lavorerà instancabilmente per la pace”.

Papa Leone XIV