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GLOCAL di Ernesto Pappalardo »

Si susseguono le “fotografie” statistiche che confermano la necessità di efficaci partenariati pubblico/privato.
Lavoro, domanda e offerta? Dialogo tra sordi
Non si intravedono significative azioni di sistema in provincia di Salerno. La formazione tecnica professionalizzante è la carta più importante per rendere disponibili competenze strategiche per la gestione dei processi produttivi digitalizzati o a basso impatto ambientale.

Inserirsi nel mondo del lavoro è senza dubbio il problema centrale che si trova ad affrontare qualsiasi giovane italiano e meridionale in particolare. Al di là di numeri e percentuali si è, ormai, delineata una parabola molto consolidata che travalica di molto, ovviamente, le dinamiche strutturali del mercato occupazionale. In altri termini domanda ed offerta – raramente sincroniche – scontano decenni di ritardo (o di vera e propria assenza) della filiera formativa (dall’inizio alla fine) nell’elaborazione di un approccio operativo con una qualche possibilità di successo. Non si tratta di mettere in campo iniziative molto difficili, né di inventare qualcosa di nuovo. In altri territori si è fatto molto di positivo, magari scopiazzando il tanto vantato “modello tedesco”, ma, in ogni caso, si è fatto. E non si è soltanto parlato, chiacchierato, lamentato. Non è una questione di stabilire le “responsabilità”: il danno provocato è di dimensioni talmente enormi che è bene chiarire che le “responsabilità” coinvolgono tutti i soggetti che devono (dovrebbero) concorrere ad una maggiore fluidificazione interattiva dei percorsi tra scuola (ovviamente includendo in primo luogo gli istituti tecnici) e circuito economico e produttivo. Ma questa è solo una banale constatazione dello stato delle cose. Il punto vero è che non si intravedono significative azioni di sistema territorio per territorio. Sebbene in Campania siano pienamente rintracciabili strumenti di livello regionale che vanno nella direzione giusta – e occorre evidenziare che non era affatto scontato fino a poco tempo fa – appare del tutto evidente che domanda delle imprese ed offerta dei profili professionali sono distonicamente lontane. Solo per citare un dato bizzarro: nella nostra regione sono attivi 9 Its (istituti tecnici superiori), ma nessuno è ancora operativo in provincia di Salerno (dati Indire/Miur). Eppure la formazione professionalizzante è una carta importante per rendere disponibili competenze estremamente strategiche per la gestione dei processi produttivi digitalizzati o a basso impatto ambientale (green jobs). Vale, poi, la pena ricordare che in due ambiti significativi della produzione di valore aggiunto nella nostra provincia – agroalimentare e turismo – esiste un gap rispetto alla richiesta di professionalità specializzate o, comunque, più adeguate alle esigenze di competitività di questi comparti specifici.

Il problema, quindi, perdura irrisolto nel tempo e non è oggettivamente giusto – né utile, per la verità – esercitarsi nel solito “gioco” del chi è più in ritardo o più “colpevole”. Occorre, però, prendere atto che non si percepisce una spinta propulsiva ed inclusiva (non è un’emergenza che si può tentare di risolvere con iniziative, per così dire, unilaterali). Permane, cioè una consolidata tendenza a non strutturare partenariati pubblico/privato efficaci, senza la sindrome del controllo e della primogenitura. Una sindrome che infiniti “lutti” addusse ai territori del Sud.

Nel frattempo si susseguono le “fotografie” statistiche che confermano problematiche fin troppo note: le aziende stentano a trovare addetti con competenze tecniche di profilo medio/alto, i laureati ricevono una quota molto (molto) residuale dell’offerta di contratti, i diplomati devono adattarsi a percorsi e compiti “diversi” da quelli coerenti con il loro percorso di studio. E, soprattutto, i talenti per fare il lavoro per il quale hanno studiato una vita intera non possono che andare altrove.

Triste davvero. Ma, intanto, non si muove foglia. O, almeno, così pare.

Ernesto Pappalardo

direttore@salernoeconomy.it

@PappalardoE

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