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Il presidente nazionale Boccia: “Campania prima al Sud un bellissimo segnale”.
L’assemblea di Confindustria Salerno. Lavoro e giovani, vera emergenza del Sud e del Paese.
Il presidente Prete: “Occorre un piano Marshall per l’inclusione dei giovani nel mondo del pubblico e del privato”.

L’emergenza sociale legata alla disoccupazione giovanile è stata al centro della riflessione promossa da Confindustria Salerno nel corso dell’assemblea pubblica. “La Campania è la prima del Sud perché ha fatto da acceleratore alle politiche economiche nazionali”, ha sottolineato il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, riferendosi alla crescita del Pil regionale. “È un bellissimo segnale – ha proseguito Boccia – ed è un messaggio di un paradigma di pensiero che in questo Paese deve cambiare. Prima decidiamo che cosa vogliamo definire nell’economia reale, poi individuiamo strumenti, quindi risorse e poi interveniamo sui saldi di bilancio. Non interveniamo sui saldi di bilancio prescindendo dagli effetti sull’economia reale; primato alla politica e valutazione della politica in funzione dei provvedimenti e dei risultati che questi realizzano sull’economia reale. Mi sembra, questa, una società post-ideologica con la quale dobbiamo fare tutti i conti, a partire da noi corpo intermedio dello Stato”.

La relazione del presidente di Confindustria Salerno Andrea Prete.

“Da un punto di vista concreto – ha evidenziato il presidente di Confindustria Salerno Andrea Prete –  occorre un piano Marshall per l’inclusione dei giovani nel mondo del pubblico e del privato. Su questo tutti concordano. Lo chiede Confindustria per voce del suo presidente Vincenzo Boccia. Lo ha considerato prioritario, anche nella sua ultima Legge di Stabilità, il Governo che, in questa direzione, si è mosso. Al Paese, per ripartire insieme ai suoi giovani, serve un disegno dal lungo respiro e non dal fiato corto, che abbia risorse adeguate capaci di imprimere la scossa necessaria all’occupazione e di far immaginare il domani con maggiore slancio. Occorre, pertanto, agire e fare presto, fare ora”. E’ necessario – ha continuato Prete –  “(…) un più efficace investimento in istruzione e formazione del capitale umano, prima, durante e dopo. Prima, per chi ancora non è entrato nel mondo del lavoro, durante per chi – impiegato – ha necessità di adeguare continuamente, per tutta la durata della vita lavorativa, le proprie skills e dopo, per chi si trova a essere fuori del mercato del lavoro”.

Prete si è poi soffermato sul rapporto strategico tra circuito della scuola e della formazione con il mondo delle imprese:  “Per costruire competenze realmente spendibili è chiaro che va migliorato il dialogo tra scuola e mondo della produzione”. E ha, poi aggiunto: “La strada giusta per l’inclusione dei giovani nel mondo delle imprese è, quindi, quella di continuare ad avvicinare il mondo della scuola a quello del lavoro, investendo in programmi formativi che mettano al centro i nuovi saperi digitali e tutto ciò che serve per avere una professionalità adeguata ai tempi e a misura del bisogno di innovazione dell’economia italiana”.

“A questi giovani, soprattutto a loro – ha concluso Prete – vorrei dire di non arrendersi. Battetevi contro ogni irragionevole resa a priori, sceglietevi il futuro che vi somiglia. Fate la vostra parte.  Noi, come mondo delle imprese, non ci stancheremo di chiedere e pensare a un progetto di crescita per voi, in un Paese che premi finalmente il talento e il merito”.

Le dichiarazioni del Governatore De Luca.

“Investire nelle imprese – ha rimarcato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca – significa fare una scelta morale, ossia rinunciare a centinaia di milioni di euro per fare clientele e investire sui giovani. Il nostro programma prevede innanzitutto la semplificazione delle norme urbanistiche, semplificare le intese con i costruttori per il piano casa e l’adeguamento antisismico. Nei prossimi mesi ci sarà poi il decollo pieno dei fondi Ue: bonifica litorale domizio, Agro Nocerino, progetto fiume Sarno e infine il decollo del sistema aeroportuale unico in Campania. La prima criticità che riguarda l’Italia resta la palude burocratico amministrativa. Siamo un Paese a misura di non fare. Su questo tema si è registrato il fallimento di tutti i governi. E’ mai possibile che per fare dragaggio in un porto dobbiamo perdere sei anni?”.

Il ministro Padoan.

“La finanza sta migliorando e questo è un fatto. La confusione tra fatti e illazioni sta diventando insopportabile. Si sta chiudendo una legislatura che offrirà a quella che seguirà un quadro oggettivamente migliore in termini di crescita e finanza pubblica. Noi non vogliamo nascondere niente a nessuno, il Paese sta migliorando”.

(Fonti: ansa.it; Confindustria Salerno/ 16.11.2017)

 


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