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La notizia del giorno »

Il punto di Arpocrate di Pasquale Persico/ Don Chisciotte, Ronzinante e la Costituzione europea.

Rileggendo una  poesia di Nazim Hikmet dove egli immagina un dialogo tra Don  Chisciotte e Ronzinante per ribadire come conquistare il bello, il vero ed il giusto, mi è venuta in mente di sostituire nella poesia Dulcinea con Europa ed ipotizzare che la  conversazione avvenga tra Draghi e Mattarella invece che tra Don Chisciotte e Ronzinante. Davanti a loro c’era il mondo con i suoi giganti assurdi ed abbietti: Lo so /quando si è presi da questa passione/ non c’è niente da fare/ niente da fare/ è necessario battersi/contro i mulini a vento/…/ Hai ragione tu, Draghi, Europa è la donna più bella del mondo/ ..certo , certo /bisogna gridarlo in faccia /ai bottegai.

La bellezza e la fragilità dell’Europa, in questo momento storico, ci richiamano, come già ribadito la scorsa settimana, ad una mobilitazione corale, senza avere paura di diventare invincibili perdenti, come Don Chisciotte. Il tandem Mattarella-Draghi si è presa la responsabilità di gridare a tutti noi la necessità di riconoscersi nella bellezza della Costituzione europea per salvarci dalla tentazione di chi vuole rilanciare le identità nazionali. Non ci si accorge del baratro in cui – queste nazioni –  sono precipitate per effetto del fatto che esse non dipendono più da cittadini tributari, ma da creditori anonimi nascosti nella finanza della globalizzazione. Senza la mobilitazione e la pressione di una società civile larga ed internazionale, l’esecutivo di Bruxelles  non avrà mai la forza né l’interesse di influenzare i mercati, sempre più selvaggi, nella direzione di una maggiore giustizia sociale. L’Europa, Stato continentale di una società civile e plurale, deve consolidare la sua democrazia economica e sociale ed il prossimo voto dei cittadini dovrà avere una valenza doppia, per gli Stati e per l’Europa.

Un nuovo e sufficiente gettito fiscale dovrà sostanziare questo investimento collettivo che finalmente diventa moltiplicativo di una politica economica che riconosce l’Europa come miraggio di un’utopia concreta. La politica nonostante la sua crisi deve garantire  questo  passaggio ponte che porta Ronzinante a saltare il confine tra le due legislature, italiana ed europea, per portare il Cavaliere verso l’ Europa della nuova gioventù plurale (Next Generatione Eu),  capace, questa volta,  di saper combattere nel mondo che verrà.

 


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