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Rassegna stampa:
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GLOCAL di Ernesto Pappalardo »

“Gli Usa? Nostri alleati anche se ci sono delle differenze. Dobbiamo prenderci sulle spalle le nostre responsabilità sulla difesa”.
Il mondo è già cambiato, l’Ue c’è, è davvero viva
E Ursula von der Leyen specifica: “I nostri valori, la democrazia, la libertà, lo stato di diritto sono minacciati. Il nostro potenziale economico e innovativo è una risorsa per la nostra sicurezza”.

“Il mondo intorno a noi sta cambiando alla velocità della luce”, la definizione è stata esternata da Ursula von der Leyen a Bruxelles in conferenza stampa durante la quale ha spiegato: “I nostri valori europei, la democrazia, la libertà, lo stato di diritto sono minacciati. Il nostro potenziale economico e innovativo è una risorsa per la nostra sicurezza. Il piano ReArm Europe darà impulso alla nostra difesa e al nostro mercato unico”. E, poi, si è soffermata su questo punto: “Per avere successo, dobbiamo anche accelerare e coinvolgere più investitori privati. Lanceremo nuovi pacchetti omnibus per semplificare ulteriormente le regole e ridurre la burocrazia, anche nel settore della difesa. Questo mese sveleremo l’Unione europea del risparmio e degli investimenti, perché solo un mercato dei capitali efficace, profondo e liquido, può trasformare i risparmi in investimenti tanto, tanto necessari. ReArm? Il nome descrive cosa sta succedendo. Il nuovo strumento da 150 miliardi di euro per l’approvvigionamento congiunto lo chiameremo Safe (Security action for Europe, azione di sicurezza per l’Europa). Questo è un elemento fondamentale”. Estremamente chiara la posizione sugli Stati Uniti d’America: “Gli Usa? Nostri alleati anche se ci sono delle differenze. Dobbiamo prenderci sulle spalle le nostre responsabilità sulla difesa, essere alleati non significa che c’è squilibrio nel peso della sicurezza”. Poi, un’altra notizia importante, nelle prossime settimane, sarà convocato un “Collegio di sicurezza”, che “includerà tutti i commissari europei”. Il piano di riarmo (siglato da 26 capi di Stato Ue, tranne l’ungherese Viktor Orbàn) sarà ratificato dal Consiglio europeo il 20 e 21 marzo prossimi e prevede la possibilità di usare per la difesa i fondi di coesione non spesi (350 miliardi), ma sarà una decisione di ogni singolo membro Ue (la premier Meloni proporrà al Parlamento italiano di non farlo). Ma Berlino esplorerà “ulteriori misure” – senza minimamente ridurre la “sostenibilità del debito” – per “facilitare una spesa significativa per la difesa a livello nazionale in tutti gli Stati membri”. Non è da escludere un ulteriore passaggio per, eventualmente, attivare sussidi comuni come l’eurobond, oltre i prestiti.

In altre parole, il vento è davvero cambiato, l’Europa lo ha capito in tempo, per una volta, e prova ad adeguarsi. E’ una buona notizia, che va nella direzione giusta: prima la bandiera Ue sarà più aperta e pienamente inclusiva, più il mondo va davvero avanti.

Ernesto Pappalardo

direttore@salernoeconomy.it

 

 

Von der Leyen
Il presidente Commissione Ue Ursula von der Leyen
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