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Appunti per il turismo wildwatching: sulle tracce della biodiversità nella nostra provincia / 3.
Dove volano aironi e fenicotteri
Aquile, cicogne, gru, cormorani, anatre e perfino un avvoltoio. Nei Siti salernitani della rete Natura 2000 vivono volatili rari e comuni. Dove possiamo cercare di vederli? Ecco le nostre elaborazioni dal database del sistema informativo Eunis.

di Alfonso Schiavino

L’animale più veloce in assoluto? C’è. Il rapace più vertiginoso? Anche. E quello invadente, potevamo farcelo mancare? Certo che no. In compenso abbiamo un “architetto” bizzarro, tante varietà di anatra e alcune cicogne. Insomma: i volatili che affollano il cielo salernitano – in combinazione con i migliori ecosistemi della terraferma e delle zone umide – offrono un campionario ampio e spettacolare di vita e libertà. Fenicotteri, aironi, gru e cormorani condividono le vie aeree con gli umili gabbiani e i variopinti passeracei. Alcune specie sono vulnerabili o minacciate, ma in altri casi le misure di tutela cominciano a mostrare i loro frutti. La nostra provincia offre un contributo importante per la salvaguardia della biodiversità. I Siti di Natura 2000, la rete per la conservazione degli habitat con gli animali selvatici e le varietà vegetali, sono strapieni di questi esempi. Stavolta parliamo di volatili, anche perché ci avviamo alle stagioni calde e le aree di nidificazione periodica si andranno popolando.

La fonte delle informazioni: il database di Eunis.

I dati di questo articolo vengono dal sito Eunis (European nature information system) dell’Agenzia ambientale europea (Eea). Salerno Economy ha elaborato le informazioni, secondo il metodo sperimentato nei 2 articoli precedenti (dedicati a specie animali, vegetali e habitat) con informazioni tratte dalla delibera regionale 795/2017 sulle Zone speciali di conservazione (Zsc):

Aquila reale, rapace e fedelissima.

Nidifica sulle pareti rocciose oltre i 1400 metri di quota. Maschio e femmina restano insieme per l’intera esistenza. L’aquila reale è segnalata in 4 Siti salernitani di Natura 2000: Monte Accellica, Monte Eremita, Monti Alburni e nel raggruppamento Monte Cervati, Centaurino e Montagne di Laurino.

Falco pellegrino, fratello del fulmine.

Quando individua la preda e si avventa in picchiata, il falco pellegrino raggiunge una velocità cronometrata di 324 chilometri orari. Nessun animale può fare meglio (il ghepardo si ferma a 120). Di solito nidifica sulle rocce scoscese, ma recentemente è stato avvistato sul Pirellone di Milano (127 metri). Questo falco è segnalato in molti Siti della nostra provincia.

Il cuculo, prepotente e mimetico.

È un animale parassita, perché depone e mimetizza le uova nei nidi di altre specie. Il cuculo ha una brutta fama, però è altrettanto noto per il canto caratteristico. In provincia di Salerno il pennuto migratore è segnalato all’interno del Sito “Fiume Irno”.

Capovaccaio, l’avvoltoio (piccolo) del Vecchio Mondo.

È utile in natura perché “consuma” le carogne. Per lo stesso motivo, tuttavia, l’avvoltoio è diventato sinonimo del suo nutrimento. In Italia è presente il capovaccaio, considerato “in pericolo critico” dagli specialisti dell’Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn). Secondo Eunis frequenta 2 Siti “salernitani”: Monte Sottano e Monte Soprano-Monte Vesole.

Folaga, un “architetto” stravagante (cioè geniale?).

Il suo nido, galleggiante, è un insieme voluminoso e rotondo di ramoscelli. La folaga è segnalata in 4 Siti della provincia: Alta Valle del Calore Salernitano, Fasce litoranee del Sele, Fiumi Tanagro e Sele, Fiume Irno.

Cicogne.

Questi trampolieri visitano l’Italia nei mesi estivi. La variante nera è molto rara. I Siti frequentati della nostra provincia sono 3: i due del Sele e la Dorsale dei Monti Lattari. Fra i trampolieri “salernitani” compare anche il “cavaliere d’Italia” (Sele).

Gru cenerina.

I volatili del più caratteristico stormo a V sono stati avvistati sempre più frequentemente in Italia. Eunis le colloca presso il Sele.

Aironi.

Ci sono i bianchi, i rossi e le nitticore, una specie notturna, come dice il bel nome greco, che predilige gli ambienti montuosi, i pendii pietrosi aperti e soleggiati.

Falchi.

Le specie sono tante. Più suggestiva è quella “della regina”, che nidifica su falesie  a strapiombo e isolotti disabitati. È una specie migratrice che in autunno va a snernare nel Madagascar con una rotta che passa per il Sahara oppure Suez e il Corno d’Africa .

Ora, buona “ricerca”. Ecco di seguito una parte dei volatili che popolano i Siti locali di Natura 2000.

Monte Accellica. Aquila reale, gufo reale, lanario, falco pellegrino.

Alta valle del Bussento. Nibbio reale, beccaccia.

Alta valle del Calore Salernitano. Astore, biancone, lanario, falco pecchiaiolo, falco pellegrino, nibbio reale, nibbio bruno, ghiandaia marina, folaga.

Balze di Teggiano. Allodola, quaglia.

Basso corso del Bussento. Martin pescatore, quaglia, gallinella d’acqua.

Capo Palinuro. Airone rosso, garzetta (airone bianco), nitticora. Biancone, albanella reale, albanella minore, falco di palude, smeriglio, falco pellegrino, nibbio bruno, nibbio reale.

Fasce litoranee del Sele. Molte varietà di anatre. Cicogna bianca e cicogna nera. Airone rosso, garzetta. Falco cuculo, falco pescatore. Folaga. Beccaccia di mare. Cavaliere d’Italia. Cormorano. Fenicottero.

Fascia interna di Costa Infreschi e della Masseta. Falco pecchiaiolo, beccaccia.

Fiume Alento. Allodola, martin pescatore, occhione, falco di palude, ghiandaia, quaglia, gallinella d’acqua, beccaccia, pavoncella.

Grotta di Morigerati. Forapaglie castagnolo.

Isolotti Li Galli. Quaglia, falco pellegrino.

Lago Cessuta (Montesano). Martin pescatore, beccaccino. Varie anatre.

Massiccio del Monte Eremita (Colliano e Laviano). Aquila reale, falco pellegrino, nibbio reale.

Montagne di Casalbuono. Quaglie, beccacce

Monte Bulgheria (Celle di Bulgheria). Albanella reale, falco pellegrino.

Monte Cervati, Centaurino e Montagne di Laurino. Aquila reale, gufo reale, lanario, falco pellegrino, falco pecchiaiolo, nibbio reale, nibbio bruno, astore. Gracchio corallino. Coturnice.

Monte della Stella (Serramezzana, Sessa Cilento, Stella Cilento). Quaglie, beccacce.

Monte Licosa e dintorni (Castellabate). Falco di palude, smeriglio, falco pescatore, nibbio reale, ghiandaia.

Monte Mai e Monte Monna (Fisciano, San Cipriano Picentino). Averla.

Monte Motola (Teggiano, Sassano, Piaggine). Lanario, nibbio bruno, gracchio corallino.

Monte Sacro e dintorni (Vallo della Lucania). Coturnice, falco pellegrino, lanario, nibbio bruno, nibbio reale, gracchio corallino.

Monte Soprano e Monte Vesole (Capaccio, Roccadaspide). Albanella minore, falco pellegrino, falco pecchiaiolo, lanario, capovaccaio.

Monte Sottano (Capaccio). Falco di palude, falco pellegrino, grillaio, nibbio bruno, nibbio reale, capovaccaio.

Monte Tresino e dintorni (Agropoli). Airone rosso, garzetta, lanario, falco di palude, falco pescatore, falco pecchiaiolo.

Costa tra Punta Tresino e Ripe rosse. Airone rosso, garzetta, berta maggiore, mignattino, albanella minore, smeriglio, falco pescatore, falco pellegrino, falco della regina, lanario, nibbio bruno, nibbio reale, smergo minore (anatra tuffatrice), cormorano.

Monti Alburni. Aquila reale, biancone, albanella reale, lanario, falco pellegrino, falco pecchiaiolo, nibbio bruno, nibbio reale, gracchio corallino.

Monti della Maddalena. Nibbio bruno.

Parco marino di S. Maria di Castellabate. Berta maggiore, mignattino, falco di palude, smergo minore (anatra tuffatrice), cormorano.

Parco marino di Punta degli Infreschi. Berta maggiore, mignattino, sterna zampenere, smergo minore, chiurlo, cormorano, fraticello.

Pareti rocciose di Cala del Cefalo. Falco pecchiaiolo.

Fiume Mingardo. Falco pellegrino, beccaccia, ghiandaia.

Scoglio del Mingardo e spiaggia di Cala del Cefalo. Gabbiani.

Rupi costiere della Costa degli Infreschi e della Masseta. Albanella reale, falco di palude, falco pellegrino, falco pecchiaiolo, falco della regina.

Stazione a genista cilentana di Ascea. Falco pecchiaiolo

Fiumi Tanagro e Sele. Molte specie di anatra. Airone rosso, garzetta, airone bianco maggiore, tarabuso, cicogna nera, albanella reale, albanella minore, falco di palude, falco pellegrino, falco pescatore, nibbio bruno, nibbio reale, folaga, gru cenerina, cavaliere d’Italia, nitticora, spatola, pavoncella, cormorano.

Monti di Eboli, Polveracchio, Boschetiello e Vallone della Caccia (Campagna, Olevano, Acerno). Grillaio, falco pellegrino, nibbio reale, nibbio bruno, tarabusino, gracchio corallino.

Fiume Irno (Pellezzano). Germano reale, airone cinerino, poiana, cuculo, fringuello, folaga, nitticora, capinera e molti altri.

Valloni della Costiera amalfitana. Falco della regina, falco pellegrino.

Costiera Amalfitana tra Maiori e il torrente Bonea. Biancone, falco di palude, falco pellegrino, falco pescatore, albanella minore.

Costiera amalfitana tra Nerano e Positano. Falco della regina, falco pellegrino, beccaccia.

Dorsale dei Monti Lattari (Capo d’Orso, Amalfi, Positano, entroterra). Cicogna bianca, grillaio, falco pellegrino, biancone, ghiandaia.

Punta Campanella. Falco di palude, falco della regina, falco pellegrino, falco pescatore, grillaio, nibbio bruno, sterna.

Folaga A. Schiavino 1
Folaga presente nel Salernitano
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