contatore visite free skip to Main Content
info@salernoeconomy.it

I numeri dell'economia »

Lo scenario elaborato in base ai numeri dell’Osservatorio Findomestic 2017.
Cresce il reddito, ma la spesa non decolla
Le entrate disponibili pro capite in provincia di Salerno aumentano (2015/2016) da 13.108 a 13.406 euro (+2,3%). Il credito al consumo erogato in media a una famiglia nel 2016 è stato pari a 4.266 euro, 85 in più rispetto al 2015 (+2%).

Questo articolo è stato pubblicato sul quotidiano Il Mattino (edizione Salerno) venerdì 23 febbraio 2018.

di Paolo Coccorese e Ernesto Pappalardo

La buona notizia è che il reddito disponibile pro-capite su base annua in provincia di Salerno cresce, ed in dodici mesi (dal 2015 al 2016) passa da 13.108 a 13.406 euro (+2,3%), un aumento che in termini percentuali è grosso modo in linea con la tendenza regionale (+2,4%) e leggermente al di sotto di quella nazionale (+2,6%). A conti fatti si tratta di 298 euro in più rispetto al 2015 e 424 in più rispetto al 2014. Tra le varie conseguenze di questo trend positivo rientra anche l’aumento del credito al consumo medio per famiglia, che tra il 2015 e il 2016 è cresciuto da 4.181 a 4.266 euro. Resta, in ogni caso, l’atteggiamento prudenziale dei salernitani, che, pur incrementando la potenziale capacità di spesa, continuano a caratterizzarsi per una delle più basse quote di indebitamento in Campania (preceduti solo dall’Irpinia, 4.022 euro per famiglia). Per comprendere il sentiment di media e lunga durata, basta ricordare che il credito al consumo totale complessivamente erogato alle famiglie salernitane nel 2011 ammontava a 1 miliardo e 940 milioni di euro, mentre alla fine del 2016 – con uno scenario economico non più recessivo e pur essendo aumentato il reddito disponibile – si è attestato a 1 miliardo e 833 milioni di euro: più di 100 milioni di euro in meno.

Va, in ogni caso, tenuto ben presente che la distanza del reddito pro capite disponibile nel Salernitano rispetto a quello nazionale è di oltre 5.200 euro per abitante (13.406/18.690 euro). E occorre aggiungere che il dato medio campano (13.309 euro) è il secondo più basso d’Italia, superiore solo al reddito disponibile pro-capite della Calabria (12.884 euro). Questo è lo scenario che emerge analizzando ed elaborando su base provinciale i numeri dell’Osservatorio Findomestic 2017 sulle principali caratteristiche e tendenze dei consumi di beni durevoli da parte delle famiglie italiane.

Il contesto regionale.

Dal punto di vista del reddito disponibile la nostra provincia – come si accennava sopra – si colloca al quarto posto nella regione, anche se la distanza rispetto alle aree che la precedono non è grande (Benevento: 13.911 euro; Napoli 13.699 euro; Avellino 13.526 euro). Caserta resta invece lontana dalle altre province con un reddito disponibile pro-capite pari a 11.600 euro (che la posiziona al penultimo posto tra le province italiane). In termini di variazioni percentuali, a Salerno il reddito è cresciuto leggermente meno della Campania nel suo complesso (+2,3% contro +2,4%), e ancora meno se rapportato all’Italia (+2,6%).

Il credito al consumo.

Nel 2016 il credito erogato alle famiglie salernitane da banche e società finanziarie (secondo nostre elaborazioni su dati Banca d’Italia) è anch’esso cresciuto (+2,7%). Il suo aumento è in linea con quello regionale ma più basso di quello nazionale (+3,9%). In ogni caso, il tasso di incremento è maggiore di quello del 2015 (+1,1%) e, come per le altre province campane e per l’Italia nel suo complesso, classifica il 2016 come un anno di chiara ripresa per i consumi. Come visto, il credito al consumo erogato in media a una famiglia nella nostra provincia nel 2016 è stato pari a 4.266 euro, 85 in più rispetto al 2015 (+2%). Tuttavia il dato è minore di quello rilevato per le province di Napoli (4.749 euro), Caserta (4.670 euro) e Benevento (4.385 euro), e superiore solo a quello di Avellino (4.022 euro). Trova, quindi, conferma, la già altre volte segnalata minore propensione dei salernitani a ricorrere a forme di indebitamento per sostenere i propri consumi rispetto agli altri residenti in Campania. Va evidenziato, però, che il livello del credito al consumo medio familiare dei salernitani è più o meno in linea con quello nazionale (4.230 euro).

La spesa per i beni durevoli.

La spesa totale per beni durevoli in provincia di Salerno nel 2016 è aumentata di 40 milioni di euro, passando a 671 milioni (+6,3%), una crescita solo leggermente superiore a quella sperimentata a livello nazionale (+6,2%). In termini assoluti è il valore più elevato in Campania dopo quello della provincia di Napoli (1.790 milioni di euro). Tuttavia, la spesa media che ogni famiglia ha allocato sui beni durevoli nello stesso anno è stata pari a 1.570 euro (+6,2% rispetto al 2015), ammontare superiore solo a quello di Caserta (1.465 euro) e distante quasi 700 euro da quello medio italiano (2.277 euro).

La composizione della spesa.

Rispetto alla composizione media della spesa in Campania, i salernitani hanno privilegiato di più le auto (sia nuove che usate) e l’elettronica di consumo (TV, lettori DVD, videocamere, sistemi audio), e meno i motoveicoli, gli elettrodomestici, i mobili e i prodotti legati all’information technology (computer e relativi accessori, stampanti, scanner, tablet).

In provincia di Salerno tra il 2015 e il 2016 la spesa media per famiglia ha registrato variazioni positive per tutte le categorie di beni durevoli. Confrontando tali incrementi con quelli delle altre quattro province della Campania, Salerno è al primo posto nel comparto delle auto usate (+6,1%), al secondo per gli elettrodomestici (+1,1%), al terzo per le auto nuove (+13,1%), l’elettronica di consumo (+0,7%) e i mobili (+2%), al quarto per l’information technology (+1,4%), all’ultimo per i motoveicoli (+20,4%).

Immagine redditi Numeri Economia
Redditi distanti dalla media Italia
Back To Top
Cerca