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Il gatto selvatico. Il modello opulento dell’innovazione muscolare basato su Hi Tech ed Intelligenza Artificiale.
Come indossare i nuovi occhiali della mente di Shimamoto
Lo spazio del bastevole dipende dalla capacità di sottrazione delle incoerenze, per riaprire il progetto di vuoto disponibile all’ospitalità, che non sapevamo di possedere.

di Pasquale Persico

Il concetto di “bastevole” sui temi dello sviluppo degli ecosistemi di innovazione è ampiamente sviluppato nel libro scritto da Amedeo Trezza, Maria Cristina Treu e dal sottoscritto, Il sogno di una civiltà plurale. Noi tre, però, siamo debitori al maestro Francesco Grigolo, musicista milanese di chiara fama, che con la sua tromba volle accompagnarci sul Monte Cervati per donarci una performance musicale e poi scritta sul Bastevole in Musica. “La musica non dimentica mai se stessa, essa non deve mai cessare di essere musica” (Mozart ). La musica è l’arte di aggiungere e sottrarre gli elementi che la compongono: cadenza, armonia, suono, ritmo, tempo, melodia, silenzio, canto e  controcanto, accompagnamento, pause, consonanze e dissonanze, rumore e imitazioni di suoni, innovazione e sviluppo, petali e fioriture. L’agire di questi equilibri compone la comunicazione emotiva e creativa, che si realizza nello spazio e nel tempo; essa è bastevole, nel senso di essere generatrice di nuove strutture fondative  e fondamentali,  fino ad essere conoscenza percettiva del reale.

Questa lunga premessa per presentare le recenti ipotesi dei ricercatori dell’Imperial College di Londra che, in base a ricerche cinesi sulla intelligenza artificiale, immaginano di poter contare su un pluralità di traiettorie tecnologiche, tipo DeepSeek ad innovazione frugale, cioè a più basso tasso di investimento finanziario. Nella definizione del bastevole si va ben oltre il tema della decrescita, perché la visione sull’intelligenza tiene conto della conoscenza di base a spettro molto largo. Credo di poter ricordare che Giovanni Dosi, già nel 1982 nei suoi libri ed io ed altri a seguire, 1985,  dal dipartimento OCDE di Parigi, Scienze e Tecnologie, avanzammo l’ipotesi che l’approccio allo sviluppo (basato appunto sulle tecnologie) avesse più colori di quelli dell’arcobaleno disponibile. Per noi tutti, troppe correlazioni spurie influenzavano  le deduzioni cinematiche dei big data di allora. Il fatto che oggi emerga l’idea che la dipendenza dalla finanza ingorda possa diminuire a vantaggio di un approccio sul bastevole sulle tecnologie, lascia aperta la porta a più traiettorie della transizione ecologica e digitale. Il modello idraulico di goverance, quello gerarchico e antidemocratico, può essere corretto da un campo da arare sul modello politico a risveglio democratico ipotizzato dalla Merkel.  La letteratura economica lo chiama modello a governance poetica, cioè a densità partecipativa, con sussidiarietà e reciprocità al centro del modello organizzativo plurale (Stati , regioni, e territori da federare su obiettivi di beni comuni strategici). Le recenti manifestazioni a Berlino ci incoraggiano. Il protagonismo delle PMI, poi,  tornerebbe  in campo con un protagonismo frugale ed in connessione con le reti di creazione di nuove opportunità strategiche, ed  in un ruolo non subordinato alle BIG Corporation finanziarie. Il tessuto sociale e produttivo dei territori nuovamente verrebbe  rammentato e non lacerato ed escluso dal concerto possibile.

Tornando alla Musica e sostituendo la parola Musica con la parola Intelligenza il bastevole si illumina nuovamente ed appaiono i nuovi occhiali della mente. Cosa è la Musica (l’intelligenza)? Un movimento, e chi si muove? Il suono? No Si muove la coscienza di colui che ascolta ed apprende da colui che la musica (l’intelligenza) muove.  (Sergiu Celibidache).

Ecco, allora che l’Intelligenza è una musica che ci può aiutare ad indossare i nuovi occhiali della mente di Shōzō Shimamoto, senza escludere i colori di nessuna di tutte le altre opportunità. Entrare nella complessità degli scenari disponibili ed immaginare un futuro senza esclusioni ed espulsioni, é la nuova musica da comporre; lo spazio del bastevole dipende dalla capacità di sottrazione delle incoerenze, per riaprire il progetto di vuoto disponibile all’ospitalità  che non sapevamo di possedere come nuovo dono della mente.

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Pasquale Persico
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