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di Pasquale Persico
Una distilleria di grande prestigio veneta, Capovilla, che ha come slogan di comunicazione la frase “La genialità é della Natura, noi la interpretiamo con impegno, cura ed amore”, apprende che un loro amico scrittore e saggista, Alessandro Bresolin, abita temporaneamente nella Valle delle Orchidee; questa valle è formata da due valli gemelle, una nel Parco naturale della Val D’agri e l’altra nel Vallo di Diano. La distilleria è abituata a parlare con la gente per cogliere notizie interessanti, per fare funzionare i propri alambicchi e dare voce a distillati puri; ascolta dalla Scrittore una storia di mele e di pere che la gente delle valli utilizza in maniera particolare. Le famiglie contadine sono abituate a conservare in acque Naturali, le pere, per poterle poi utilizzare in buone insalate miste in inverno. Apprende anche che dal qualche anno, un piccolo carico di pere risale verso il Nord, a Ferrara, per essere poi immerse in grappa di qualità, come le loro, fino a completare la maturazione, mischiando emozioni e genialità della natura.
Non resta che chiedere più particolari sulla possibilità di conoscere le pere e le mele, semi naturali, e dare inizio ad una collaborazione sulla conoscenza relativa alla manutenzione del paesaggio rurale e naturale dei due Parchi.
Avere la possibilità di disporre di un minimo di trenta chili, o 60, potrebbe dare il là ad una collaborazione geniale. Si tratta di riprendere una frase di Luigi Veronelli: se non fai quello che fai, non lo fa proprio nessuno, e questa non è una responsabilità ma un soffio di vita. Le quantità potrebbero suggerire una doppia collaborazione; o sono bastevoli i frutti, per una copiosa fornitura ed allora ci sarà una strategia produttiva come quella già in vita ma con un scopo preciso: la manutenzione a grande scala del paesaggio naturale e storico delle due valli; oppure le mele e le pere semi selvatiche saranno immesse nelle tradizionali grappe già note. Associando al distillato di pere, le mele delle valli da immergere, oppure nei distillati di mele le pere citate, si raggiungeranno obiettivi di scopo e di rete multipli. I due selvatici sono, Mals Silvestris Mill,( Melo), e Pyrus communis L, subsp. Pyrastes,(pero). I Pastori delle valli erano soliti innestare i selvatici con varietà di pero e melo locali; la domesticazione ha prodotto l’uso della Pera a acqua e della pera lardata, caratteristica del Vallo di Diano. Il comune di S. Arsenio si renderà garante e sussidiario nell’agevolare insieme al Gal locale, un progetto di collaborazione che potremmo definire Nuova Valderbe e frutti. Per valutare la fattibilità di questa collaborazione tra la distilleria citata e la cooperativa connessa al Museo della Valle delle orchidee e delle antiche coltivazioni, ci sarà bisogno di sussidiarietà e reciprocità territoriale larga. Attraverso questa iniziativa si avvia un progetto di salvaguardia a sussidiarietà piena tra regioni; il Nord che si prende cura dei residui del paesaggio rurale del Sud e degli ingredienti della dieta mediterranea. A questo punto un patto con i cinghiali, che sono ghiotti di questi frutti semi selvatici abbandonati, è necessario, essi potrebbero gradire distillati e pere, invece di invadere vigneti e fossati di patate di montagna.
Questa favola ultima già scorre dalla penna dello scrittore, anche lui appassionato di grappa e di vini; egli però ha chiesto un aiuto alle classi delle elementari del comune di Grumento, che hanno dialogato con lui per una settimana nella stoica biblioteca di Grumento Nova. Cento favole diverse nelle assemblee formative in campo, ormai attirano gruppi di cinghiali incuriositi ed intervistati.
Pasquale Persico