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Arabesque di Daniela Delvecchio/ Applausi! Torna in scena il pubblico, se la cultura batte il tempo

Sulle scalinate centinaia di visi si guardano intorno incuriositi… Gli innumerevoli volti senza  tempo  di Lina Cavaliere “reimmaginati” da Piero Fornasetti,  sono il singolare – sia per originalità che per unicità – pubblico che dopo questo lungo tempo sospeso riempie simbolicamente  il prestigioso Teatro Farnese, presso il Complesso Monumentale della Pilotta di Parma. La mostra “ Fornasetti Theatrum Mundi” inaugurata lo scorso 3 giugno all’interno di “Rivitalizzazioni del Contemporaneo” resterà visitabile, per nostra fortuna, sino al 14 febbraio prossimo in occasione di Parma Capitale italiana della Cultura 2020/21. Originale l’intuizione di Barnaba Fornasetti, figlio del geniale artista milanese, di  allestire  parte della mostra anche con questo particolarissimo  pubblico (termine andato ultimamente in disuso almeno in questo senso).  Esporre  i piatti in ceramica  della serie” Tema e Variazioni” circa 400 pezzi  interamente dedicati  a colei  – tra l’altro considerata a cavallo tra’ 800 e ‘900  come la donna più bella del mondo – che era stata per il padre  musa ispiratrice, ha rappresentato un omaggio alla  creatività delle variazioni di così onirica bellezza. Ma l’allestimento di queste opere, voglio pensare, sia stato anche come rivendicare in qualche modo il ruolo centrale del pubblico nel percorso dell’artista  e in particolare in questo viaggio  tra classico e moderno, tra passato e presente dove la “cultura batte il tempo”.

Venire a conoscenza di questo evento è arrivato come una salubre boccata  d’aria frescache certamente  diventerà vero e proprio  ossigeno quando la partecipazione  sarà “dal vivo”. Sembra che, finalmente, si muova qualcosa intorno alla cultura e in particolare all’arte, decisamente la cenerentola di questi tempi. Eppure è sempre stato  uno dei fiori all’occhiello del nostro Paese, ma probabilmente sempre in una condizione di subalternità, d’insussistenza, di non incidenza. Quello che è certo è che agli artisti manca il  pubblico, specie a quelli  che si nutrono della magica empatia che si sprigiona tra chi crea e chi fruisce, a quegli artisti che guardano al pubblico come un elemento attivo, imprescindibile, a quelli che lavorano e producono con  intensità per poi condividere la profonda emozione live, attestando l’autenticità del momento. Anche a un certo pubblico sono mancati gli artisti,  i concerti, il teatro, le mostre, il grande schermo.

Purtroppo devo dire che  le dirette streaming oggi  tanto di moda  non  soddisfano fino in fondo. Certe  emozioni vanno respirate, vissute  nei  giusti spazi e tempi.  E’ ora  di una.. cultura  che batte il tempo.. alla ricerca di un ritmo che riconosca il passato e guardi al futuro. Parma ci aspetta!

Austero e puro, desolato.  https://www.youtube.com/watch?v=u-TwSS-QxTI

 


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