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L’analisi. Prende forma l’effetto “variante Omicron” su regali e vacanze natalizie.
“Acquisti anticipati a novembre e viaggi cancellati”
Indagine Confcommercio. “Budget complessivo di spesa inferiore a 300 euro per il 97% dei consumatori”. La ripresa dei contagi influenza scelte e orientamenti.

L’effetto “variante Omicron” si “rivela” nei giorni che precedono di poco la pausa festiva, influenzando sostanzialmente lo scenario economico nel periodo di fine dicembre e inizio gennaio. “Se il Natale del 2020 sarà ricordato come il primo dall’avvento del Covid, quello di quest’anno passerà alla storia come quello dell’incertezza e della paura di ricominciare da capo. Il nemico invisibile con il quale stiamo combattendo ormai da due anni non ha per nulla mollato la presa e anzi si trasforma continuamente sotto forma di varianti più contagiose. E’ ovvio quindi che i consumi del Natale 2021 risentano di questa situazione tanto che – secondo un’indagine Confcommercio – più di 1 regalo su 3 quest’anno è stato acquistato in anticipo a novembre (in aumento rispetto al 23,3% dell’anno scorso) e, tra chi aveva programmato di partire per le festività natalizie (il 17% degli italiani) quasi la metà ha annullato il viaggio”.

La situazione sanitaria influenza le scelte delle famiglie in termini di vacanze da prenotare e trascorrere. “La risalita dei contagi sta, infatti, condizionando i comportamenti degli italiani tanto che, tra chi aveva programmato di partire in occasione delle festività natalizie (il 17% del totale), quasi un intervistato su due ha deciso di rinunciare alla partenza”. Come pure è emerso che “un intervistato su due” avrebbe acquistato “i regali di Natale nella prima metà di dicembre (53,2%)”. Ma va segnalato che “è notevolmente aumentata, rispetto allo scorso anno, la quota di coloro che hanno scelto novembre (34,3% vs 23,3%)”. In relazione al budget “stanziato per i regali” sono in aumento i consumatori “che hanno deciso di spendere meno di 300 euro (sono il 97% del campione a fronte del 94,2% dello scorso anno)” e “diminuisce dal 5,8% al 3% la quota di chi spenderà oltre 300 euro”. Un quadro che conferma “l’attuale clima di incertezza dovuto al perdurare della pandemia e all’aumento dell’inflazione”.

La classifica dei regali.

“Il 74% degli italiani – spiega la Confcommercio – effettuerà regali (in linea con lo scorso anno e contro l’86,9% del Natale pre-Covid). Il restante 26% non farà acquisti preferendo risparmiare, evitare incontri per lo scambio dei regali, oppure per via del peggioramento della propria condizione economica. In ogni caso, tra chi ha deciso di mettere qualcosa sotto l’albero, i prodotti alimentari si confermano al primo posto tra i regali (75,2%) seguiti da libri (55%) e giocattoli (54,4%), categorie tutte in crescita rispetto all’anno scorso; bene anche i capi di abbigliamento (42%), seppur in leggero calo rispetto al 2020, e le carte regalo (41%). Tra i prodotti in maggiore crescita rispetto allo scorso Natale, si segnalano gli smartphone (+10%)”.

I canali di acquisto.

La corsa su internet “dopo il boom dello scorso anno, quest’anno rallenta, confermandosi comunque il canale di acquisto principale per i regali di Natale (69%)”. Seguono “la distribuzione organizzata (56,7%), i negozi di vicinato (42,5%), gli outlet e i punti vendita del commercio equo-solidale”.

Tredicesima riservata alle spese fisse e al risparmio.

La tredicesima (74% dei consumatori) per quasi un terzo di chi la riceve, servirà a mettere da parte “per risparmiare, il 29% la utilizzerà per far fronte alle spese per la casa e la famiglia, il 16% la utilizzerà per acquistare i regali di Natale mentre per il 14% servirà a pagare tasse e bollette”.

(Fonte: confcommercio.it/18.12.2021)

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